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Riparte la caccia alle onde gravitazionali

L'osservatorio per onde gravitazionali Virgo, vicino a Pisa, inizierà in primavera la sua quarta campagna di osservazione, chiamata O4. La terza campagna si era conclusa nel marzo 2020 e i fisici stanno ancora pubblicando articoli basati sui suoi dati. Virgo e i suoi omologhi statunitensi - gli interferometri gemelli di LIGO in Louisiana e nello Stato di Washington - avrebbero dovuto iniziare insieme la campagna O4 a metà del 2023, dopo una serie di aggiornamenti tecnici per migliorare la sensibilità degli strumenti. Ma a quella data il team di Pisa stava ancora lottando per caratterizzare e ridurre il rumore di fondo, il principale nemico degli osservatori gravitazionali, e ha dovuto rimandare la data di inizio della presa dati. La sensibilità dovrebbe raddoppiare per la nuova campagna, consentendo all'osservatorio di rilevare due stelle di neutroni che si fondono a una distanza di 60 megaparsec invece che di 30-50 come nella campagna precedente, il che dovrebbe portare a una serie di nuove scoperte.

Le TEA arrivano in campo?

Lo scorso aprile, il governo italiano ha autorizzato la sperimentazione controllata in campo di nuove tecniche di evoluzione assistita (TEA) in agricoltura, tra cui CRISPR/Cas9 e altre tecniche di editing genetico che in precedenza erano consentite solo in laboratorio. I genetisti agrari in Italia, dove la ricerca sugli organismi geneticamente modificati tradizionali è stata a lungo bloccata, hanno accolto con favore la decisione. Finora nessun gruppo di ricerca è riuscito a completare l'iter autorizzativo e ad avviare una sperimentazione, e poiché il governo ha autorizzato gli esperimenti solo per il 2024, i prossimi mesi chiariranno se sta davvero iniziando una nuova fase per la ricerca agricola italiana.

L'Italia approverà una legge sul clima?

A differenza di Germania, Francia, Spagna e Regno Unito, l'Italia non ha una legge quadro sulla politica climatica. Due diverse bozze sono state presentate al Parlamento nel 2023: una a giugno da un gruppo di senatori di opposizione e un'altra a ottobre redatta da gruppi ambientalisti, tra cui WWF e Greenpeace. Mirano a sancire per legge la neutralità climatica entro il 2050 (scadenza già fissata dall'Unione Europea), a definire obiettivi intermedi, nominare un organismo scientifico indipendente che assista il governo sulle questioni climatiche e porre fine ai sussidi ai combustibili fossili. Gli esperti di clima e gli attivisti stanno faranno sempre più pressione per approvare una legge nel 2024.

Elezioni europee

A giugno i partiti italiani si sfideranno nelle elezioni per il Parlamento europeo. Ambiente, clima, energia, agricoltura e finanziamenti alla ricerca sono tutti temi cruciali della politica europea sui quali i candidati italiani dovranno prendere posizione. La prossima legislatura - e la prossima Commissione europea - saranno decisive per il Green Deal europeo, il piano dell'UE per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. I partiti che compongono l'attuale maggioranza parlamentare in Italia si sono trovati in disaccordo con le recenti politiche climatiche adottate dall'UE, come il bando dei motori a combustione interna o l'imposizione di requisiti più severi di efficienza energetica per gli edifici.

Tempo di fare sul serio per i progetti del PNRR

Nel 2023 sono stati avviati in Italia cinque nuovi centri nazionali e 14 nuovi consorzi per la ricerca fondamentale, finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza legato al fondo post-pandemia dell'UE. Questi centri devono iniziare a dimostrare il loro valore nel 2024, poiché hanno tempo solo fino al 2026 per garantirsi la sostenibilità a lungo termine prima che i fondi europei si esauriscano. La sezione del PNRR dedicata all'istruzione e alla ricerca è generalmente in linea con i tempi, con il Ministero dell'Università e della Ricerca che riporta di aver raggiunto nove delle 11 milestone del piano e 2 dei suoi 13 obiettivi. Gli obiettivi da raggiungere nel 2024 includono più di 600.000 nuove borse di studio per studenti universitari e più di 30.000 nuove posizioni di dottorato.

La competizione per il telescopio Einstein si intensifica

Anche se la decisione finale è prevista per il 2025 o il 2026, questo sarà un altro anno intenso per la candidatura italiana a ospitare il nuovo telescopio Einstein per le onde gravitazionali. Il 13 dicembre scorso, il governo italiano si è impegnato a stanziare 950 milioni di euro per la costruzione delle infrastrutture nel sito di Sos Enattos in Sardegna, che è in competizione con un sito al confine tra Olanda e Germania. Entrambe le candidature devono dimostrare che il loro sito offre vantaggi rispetto all'altro, da un minore rumore di fondo a migliori infrastrutture. Ma gli scienziati non escludono che un progetto basato su due interferometri gemelli in siti separati possa rivelarsi migliore di uno singolo, come suggerito da un recente studio firmato dalla fisica italiana Marica Branchesi. Se così fosse, i due siti potrebbero collaborare per presentare una candidatura congiunta.

Un'altra tornata di borse di studio ERC

Il Consiglio europeo della ricerca assegnerà di nuovo le sue ambite borse di studio starting e consolidator nel 2024, rispettivamente in estate e in inverno. Negli ultimi anni abbiamo visto ripetersi lo stesso copione: gli scienziati italiani sono tra quelli che vincono la quota maggiore di borse di studio ERC, ma per la maggior parte scelgono di portare i fondi in istituzioni di altri Paesi europei. I vari governi italiani hanno cercato di risolvere il problema con incentivi fiscali per gli scienziati che si trasferiscono in Italia dall'estero e, più recentemente, con nuovi investimenti nella ricerca basati sul PNRR. Nel 2024 ci sarà segno di un'inversione di tendenza?