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Un gruppo di sciatori si prepara a sciare nonostante la mancanza di neve sulle piste di Peyragudes, nel sud ovest della Francia, il 5 gennaio 2023. Credit: Charly Triballeau/AFP via Getty Images.

La mancanza di neve in questa stagione sciistica in Europa è stata particolarmente pronunciata, ma la copertura nevosa è in costante diminuzione sulle Alpi da diversi decenni. La neve necessita di aria sufficientemente umida e di temperature inferiori a 2 °C per permettere ai cristalli di ghiaccio di formarsi, agglomerarsi e cadere sotto il proprio peso. È una componente chiave del clima globale che regola le temperature e i sistemi idrologici, ed è fortemente influenzata dal riscaldamento globale di origine antropica1.

L'estensione e la durata del manto nevoso sono state monitorate sistematicamente solo da pochi decenni, ma per comprendere meglio i cambiamenti climatici sarebbe importante poter guardare più indietro nel tempo. Un team dell'Università di Padova e dell'Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima (CNR-ISAC) di Bologna ha ricostruito l'evoluzione del manto nevoso sulle Alpi in oltre 600 anni. Il loro metodo ha permesso di datare gli anelli di crescita degli arbusti a un anno specifico e di estrarre dati sulle condizioni climatiche e atmosferiche in cui si sono formati.

"Abbiamo applicato questa metodologia non agli alberi ma agli arbusti, in particolare al ginepro", spiega Marco Carrer, ecologo forestale dell'Università di Padova e primo autore dello studio pubblicato su Nature Climate Change2. "In alta quota il ginepro cresce orizzontalmente molto vicino al suolo e registra nei suoi anelli la durata della copertura nevosa. È una pianta longeva e dura tipicamente da 350 a 700 anni, a volte anche un millennio". La fase di crescita del ginepro dipende fortemente da quando riesce a riemergere dalla neve che lo ricopre.

Combinando le misurazioni degli anelli di crescita con un modello computerizzato che simula l'evoluzione del manto nevoso, i ricercatori hanno ricostruito le condizioni della neve negli ultimi sei secoli. Hanno dimostrato che negli ultimi 50 anni le Alpi hanno registrato una riduzione del 5,6% per decennio della durata annuale del manto nevoso. Un declino così rapido non si era mai verificato prima, e l'attuale durata del manto nevoso è inferiore di 36 giorni rispetto alla media a lungo termine dell'intero periodo di 600 anni.

Studiando un campione più ampio di arbusti, i ricercatori sperano di poter estendere ulteriormente indietro nel tempo la ricostruzione. Sarebbe estremamente utile tornare indietro di 2.000 anni, dicono, per indagare il periodo caldo durante il Medioevo e capire se c'è qualche corrispondenza con gli eventi attuali. Inoltre, i dati utilizzati in questo studio provengono da un punto specifico delle Alpi centrali italiane, e il team vorrebbe allargare l'immagine all'intero arco alpino, e possibilmente oltre. Il ginepro è diffuso anche nell'Europa settentrionale e in Groenlandia, anche dove non crescono più alberi. "I ricercatori in questo campo si fermavano di fronte all'assenza di alberi", dice Carrer. "Il nostro studio amplia le possibilità di questo tipo di ricerca".