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Dougal Waters/ DigitalVision / Getty Images.

Il senso del tatto nasconde molti segreti per i neuroscienziati. Solo poche settimane fa, il premio Nobel per la medicina è andato agli scienziati che, negli ultimi due decenni, hanno scoperto come il cervello elabora la percezione della pressione, della temperatura e della posizione del corpo nello spazio, il "dominio somatosensoriale".

Ora, uno studio guidato da Pietro Avanzini, dell'Istituto di Neuroscienze del CNR di Parma, aggiunge un nuovo pezzo al puzzle. Il suo team aveva precedentemente identificato un gruppo di neuroni che rispondono agli stimoli tattili con una caratteristica risposta 'tonica', un'attività neuronale relativamente lenta, imprecisa e di lunga durata. Lo hanno fatto analizzando i dati di stereo elettroencefalografia (stereo-EEG) di 60 pazienti affetti da epilessia resistente ai farmaci, la cui attività cerebrale è stata mappata come parte della preparazione per un intervento chirurgico.

I ricercatori hanno ipotizzato che la risposta tonica fosse anche associata alla consapevolezza del tatto. Per provare questa idea, hanno collaborato con il gruppo di Francesca Garbarini dell'Università di Torino, e hanno studiato 153 pazienti colpiti da ictus, il cui danno cerebrale causava un fenomeno chiamato estinzione tattile. Quando entrambi i lati del corpo vengono stimolati contemporaneamente, questi pazienti non riescono a sentire alcun contatto su uno dei due lati. "Ci siamo resi conto che in questi pazienti il deficit non era principalmente somatosensoriale", spiega Avanzini. Non era l'effettiva percezione degli stimoli tattili a essere danneggiata, ma piuttosto la consapevolezza di essa.

Per trovare la causa del disturbo, gli scienziati hanno confrontato i dati stereo-EEG dei pazienti epilettici con la risonanza magnetica (MRI) di quelli post-ictus. I risultati, pubblicati su Brain,1 mostrano che il danno cerebrale nei pazienti con estinzione tattile è concentrato nella stessa area che è responsabile della risposta tonica, un'area chiamata opercolo parietale.Hanno anche scoperto che sia la risposta tonica sia la percezione tattile sono potenziate, in soggetti sani così come in quelli che hanno avuto un ictus, quando uno stimolo visivo è associato a quello tattile. Se questi risultati saranno confermati, le terapie comportamentali che abbinano la stimolazione visiva e tattile potrebbero essere utilizzate per migliorare l'esperienza cosciente del tatto o attenuare il quadro cronico nei pazienti post-ictus.

"Lo studio è ben progettato e fornisce un ulteriore elemento di prova in un campo complesso", dice Edward de Haan, professore di neuropsicologia all'Università di Amsterdam. "Ma mostra una correlazione, e può essere che la consapevolezza tattile non sia in realtà supportata da un singolo sistema corticale".

Avanzini dice che "all'interno dell'area che risponde agli stimoli tattili somatosensoriali, abbiamo cercato correlazioni simili con altre modalità di risposta, e abbiamo trovato che la risposta tonica è effettivamente il meccanismo compromesso nei pazienti con estinzione tattile". Saranno necessari altri studi per verificare se un meccanismo simile regola anche altri sistemi coinvolti nella coscienza.