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Oggi lanciamo Nature Italy, una nuova rivista digitale dedicata alla ricerca in Italia e alla comunità scientifica italiana. In doppia lingua, italiano e inglese, metterà in luce i risultati più interessanti e di maggiore impatto della scienza italiana, seguirà la politica della ricerca del Paese e offrirà a ricercatrici e ricercatori italiani una nuova piattaforma per dibattere e far sentire la loro voce.

Vogliamo che questo sito web diventi un punto di riferimento per la comunità scientifica italiana, nel senso più ampio del termine. Scienziati affermati o giovani a inizio carriera, studenti universitari, dottorandi. Medici, professionisti della politica della ricerca e dell’istruzione superiore. Chi fa ricerca in Italia e gli scienziati italiani che lavorano all'estero. Li aiuteremo a far arrivare il loro lavoro a un pubblico più ampio, a far luce sui problemi che affrontano ogni giorno e che vorrebbero veder risolti, e li informeremo sugli sviluppi politici che in un modo o nell’altro toccano la scienza italiana.

Ciò non significa che questo sito sia solo per chi fa scienza di mestiere. È rivolto tutti coloro che vogliono sapere cosa accade nel mondo della ricerca, che cercano una fonte di informazione scientifica affidabile e autorevole, che vogliono capire come la scienza possa contribuire a tutti i settori della società italiana.

Perché un’edizione di Nature dedicata alla scienza italiana, e perché ora? Gli scienziati italiani, dopotutto, non hanno bisogno di aiuto per convincere i colleghi del loro valore. La comunità scientifica italiana è tra le più produttive al mondo, come dimostrano la maggior parte delle statistiche sulle pubblicazioni scientifiche. Professori italiani ricoprono cattedre e posizioni di prestigio presso le principali istituzioni scientifiche mondiali. Ovunque, gli studenti italiani sono tra i più richiesti per posti di dottorato.

Convincere la politica italiana e il grande pubblico a occuparsi seriamente di scienza e ricerca, invece, si è rivelato più difficile. Per anni l'Italia ha investito cronicamente poco in ricerca e innovazione, spendendo molto meno, in rapporto al PIL, della media europea e OCSE. Ogni volta che l'Italia ha dovuto tagliare la spesa pubblica per affrontare una crisi economica, la ricerca e l'istruzione sono state tra le prime vittime.

Di conseguenza, il sistema italiano della ricerca è arrivato pericolosamente vicino al collasso. Il flusso costante di giovani e brillanti menti verso altri paesi, in cerca di opportunità di carriera, è solo il sintomo più visibile. Ora, il massiccio pacchetto di stimoli istituito dall'Unione Europea in risposta alla crisi causata dal COVID-19 è un'opportunità - forse l'ultima - per il Paese di reinventarsi, e di riconoscere finalmente l'importanza di scienza e innovazione per la crescita economica e per il benessere dei suoi cittadini.

Oggi, insomma, è più vitale che mai che gli scienziati italiani si facciano sentire. Ma è altrettanto vitale che ascoltino i loro concittadini, capiscano cosa sta loro a cuore e cosa si aspettano dalla scienza.

È qui che si inserisce Nature Italy. Contribuirà a creare un dialogo tra scienza, politica e il resto della società. La sua produzione giornalistica, che crescerà nelle prossime settimane e mesi, cercherà di mostrare come la scienza possa essere una chiave per far funzionare meglio il paese. In che modo la ricerca, le prove sperimentali il contributo di conoscenza degli scienziati possono aiutare a plasmare una politica migliore in tutti i campi: sanità, energia, protezione dell’ambiente, ma anche welfare, istruzione, urbanistica, fino al funzionamento delle stesse istituzioni.

Pubblicheremo articoli di opinione e interviste - a volte esperte con esperti di fama mondiale, a volte con giovani emergenti con una storia interessante da raccontare. Ma ospiteremo anche opinioni di persone al di fuori del mondo scientifico, creando un dialogo tra chi fa ricerca e chi ne è a vario titolo toccato: imprenditori, funzionari pubblici, amministratori a livello locale e nazionale, educatori.

A volte provocheremo chi ci legge. Come sa chiunque legga Nature, questa rivista dà il meglio di sé quando promuove un atteggiamento critico nei confronti della scienza stessa: mettendo in discussione i suoi metodi, chiedendo agli scienziati di riconoscere le ingiustizie e pregiudizi all'interno della loro comunità, invitandoli ad andare maggiormente incontro ad altri settori della società. Nature Italy non farà eccezione, facendo da ‘cane da guardia’ e voce critica per la scienza italiana.

Per fare tutto questo faremo affidamento sui suggerimenti e sulle critiche di chi ci vorrà leggere. Contiamo su scienziate e scienziati, soprattutto coloro che più raramente entrano in contatto con il grande pubblico, perché ci facciano sapere quali storie sono più importanti per loro, su quali problemi vogliono sia fatta luce, cosa li entusiasma e cosa li scoraggia. Nature Italy vuole diventare la voce della comunità scientifica. Vi invitiamo a usarla, e a farvi sentire.